ITALIA SI BELLA MA ANCORA COSI’ IMMOBILE
Abbiamo ritenuto opportuno pubblicare l’intervento della deputata Fucsia Nissoli, eletta nel collegio estero del Nord America, perché il suo articolo rappresenta tutto il disagio dei colleghi e degli operatori del mondo dell’emigrazione italiana per il taglio dei fondi al settore. Ma ciò non toglie che non dovremmo esimerci dal domandarci se abbia o no interesse lo Stato e le sue diramazioni periferiche a investire nei concittadini e loro discendenti residenti all’estero, ed eventualmente in quale direzione, piuttosto che ogni volta piangere sul latte versato.
La posizione del governo e del parlamento esprime in questo caso un sentimento purtroppo comune a gran parte dell’opinione pubblica italiana nei confronti di chi abbandona la propria terra, sia in entrata sia in uscita. Verso questo mondo c’è stata sempre un sottile risentimento, anche quando si fanno le lacrime di coccodrillo compiangendo e fingendo di comprendere chi esce perché non trova lavoro nella terra d’origine, sottilmente rinfacciandogli che non ha il coraggio di combattere e di resistere e indebolisce il tessuto economico, a parte che per la sua istruzione si è speso un capitale. Tutto ciò non fa che alimentare ostilità e invidia sociale. Penso che su questo campo anche da parte nostra sarà opportuno prendere qualche iniziativa
(a.a.).
Lascia un commento