Schema e ipotesi di iniziative economiche

LOCALIZZAZIONE

1. Attività da svolgere in un eventuale ritorno in Italia;
2. Attività da svolgere all’estero in partnership con start up o altri soggetti economici che stanno in Italia.

CONTENUTI

1. Natura dell’attività (es.: turismo, ristorazione, agroalimentare, cultura, informatica, ricerca, ecc.);
2. Area geografica di svolgimento;
3. Numero indicativo di soggetti coinvolti;
4. Sbocchi di mercato;
5. Potenziali fonti finanziarie, pubbliche e/o private;
6. Tempi di attesa tollerabili per la loro realizzazione (burocrazia, autorizzazioni, ricerche di partner e di soci, ecc.);
7. Supporti ambientali e professionalità indispensabili nel territorio (consulenti, tecnici, maestranze, ecc.);
8. Accoglienza prevista nell’ambito dell’economia locale (associazioni datoriali e sindacali, aziende del settore, fasce di popolazione interessata, ecc.)
9. Attività previste per la promozione, la sensibilizzazione istituzionale e dell’opinione pubblica, rapporti con i media (convegni, informazione mediatica, incontri mirati).

Indicare allo stato dell’arte il grado di conoscenza di:

1. Adempimenti amministrativi necessari e relativi tempi di espletamento;
2. Difficoltà ambientali (criminalità organizzata, ostilità o diffidenza per iniziative esterne, ostacoli politici e/o burocratici);
3. Ipotesi di gradimento dell’opinione pubblica e del mercato locale;
4. Conoscenza di iniziative analoghe o complementari cui collegarsi e collaborare oppure con cui trovarsi eventualmente in competizione;
5. Soggetti che abbiano già assunto iniziative analoghe sul territorio oppure abbiano avuto esperienze dello stesso tipo all’estero o in altre regioni italiane cui in qualche modo riferirsi.

Indicare il Curriculum dei proponenti, indicando in particolare:

1. L’esperienza realizzata nel campo specifico dai proponenti;
2. eventuale livello accademico e preparazione professionale specifica dei proponenti e degli eventuali referenti in loco.

NOTA ESPLICATIVA

NOTA ESPLICATIVA

Il presente schema non ricalca quelli generalmente richiesti dalle pubbliche amministrazioni per la presentazione dei progetti che giustamente esigono dettagli più precisi e descrizioni delle iniziative più diffuse. L’intendimento del Comitato, al momento, è di fornire alle istituzioni deputate alla gestione del Next Generation un quadro di proposte concrete che consenta di farsi un’idea delle potenzialità creative e operative presenti nella comunità degli italiani all’estero, anche perché poi saranno gli organi e le autorità preposte a fare i passi necessari ammettere e impossessarsi delle proposte. Perciò l’elaborazione potrà avere sia il carattere di schema sia di relazione sintetica. L’importante è solo evitare quel eccesso di genericità che potrebbe compromettere la validità della proposta.

Aldo Aledda